L’americano Joe Satriani (1956) è il guitar hero per eccellenza, superato in fama solo dall’allievo Steve Vai col quale condivide il progetto G3. Innovatore della tecnica chitarristica, ha disegnato una carriera coerente senza perdere la voglia di sperimentare. Negli anni 90 ha fatto parte dei Deep Purple, nei Duemila dei Chickenfoot. Ha uno status invidiabile: ha dato lezioni di chitarra a Kirk Hammett dei Metallica e Mick Jagger l’ha voluto al suo fianco come solista. Insignito di premi in abbondanza, vanta origini italiane, con i nonni di Piacenza e di Bari.

 

Unstoppable Momentum
Epic, 2013 – ★★★★

Rinfrancato dall’esperienza coi Chickenfoot, il supergruppo con cui si misura col formato canzone, Satriani firma il suo disco migliore da una quindicina d’anni a questa parte. Non si preoccupa di stupire, né di sedurre. Semplicemente mette il suo modo di suonare la chitarra al servizio dei pezzi, che siano basati su sfuriate da virtuoso (Lies And Truths) o su fraseggi cantabili (The Weight Of The World). Ne esce sempre vincente: il timbro pulito, fluido, morbido della sua Ibanez, roba da extraterrestri. Non sempre virtuosismo equivale a esibizionismo.

 

Canzone: Unstoppable Momentum

Strumentale

 

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