L’autrice e cantante newyorchese Carole King (vero nome Carol Klein, 1942), cui Neil Sedaka dedicò la celebre Oh, Carol, dal 1971 si conquista un posto tra i grandi della musica Pop-Rock con l’album Tapestry, la cui longevità commerciale ha avuto pochi eguali. Per tutti gli anni 60, in coppia con il primo marito Gerry Goffin firma un’incredibile serie di singoli di successo per decine di artisti. La sua carriera solista, avviata nel 1970 su suggerimento di James Taylor, concentra in quel decennio la migliore vena creativa.

 

Tapestry
Ode, 1971 – ★★★

Un disco-spartiacque, l’album che apre le porte alla stagione d’oro del cantautorato intimista e autoconfessionale. Meno problematico di Blue di Joni Mitchell, lontano dalla poesia astratta della Nyro, Tapestry è un capolavoro di raffinatissima semplicità incentrato sulla voce e il pianoforte della protagonista, che perfeziona i moduli della ballata sentimentale (So Far Away e You’ve Got A Friend) come del Pop innervato di Jazz/R&B (I Feel The Earth MoveIt’s Too Late) e di Gospel (Way Over Yonder). Anche Will You Still Love Me Tomorrow? e (You Make Me Feel Like) A Natural Woman reggono il confronto con le versioni di Shirelles e Aretha Franklin. Nel 2008 è uscita una riedizione, con un secondo CD dal vivo.

 

Canzone: I Feel The Earth Move

I feel the earth move under my feet
I feel the sky tumbling down, tumbling down
I feel my heart start to trembling
Whenever you’re around