Cantante, autore, produttore, musicista, attore e quant’altro, David Robert Jones (Brixton, 1947) è uno degli artisti Pop più influenti del ventesimo secolo. Nella sua carriera ricchissima di impegni, successi, variabili e collaborazioni, Bowie ha cavalcato come nessun altro l’onda dell’ambiguità e della provocazione, spaziando tra i linguaggi, compresa l’arte figurativa: la sua curiosità è stata fin dai primordi un formidabile carburante espressivo.

 

Heroes
RCA, 1977 – ★★★★★

Sempre Berlino (è l’unico disco della “trilogia” interamente realizzato lì), di nuovo la sperimentazione. La coppia Bowie/Eno ribadisce e approfondisce quanto esposto in Low. Anche in questo caso la parte strumentale e “ambientale” rappresenta l’altra faccia della medaglia di quella vocale: che è densa di suoni, magmatica, impeccabilmente focalizzata sul furore del Rock e l’incedere metronomico tipico della musica tedesca per sintetizzatori. È un lavoro discografico già proiettato nel nuovo secolo, questo, destinato a non temere l’usura del tempo. Ma è soprattutto l’album che custodisce il capolavoro dell’intera arte bowiana: il brano Heroes, un concentrato d’epicità e di neoromanticismo decadente.

 

Canzone: Heroes

I
I wish you could swim
Like the dolphins
Like dolphins can swim
Though nothing
Nothing will keep us together
We can beat them
For ever and ever
Oh we can be Heroes
Just for one day

 

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