Area cortiliva, come l’esempio della scorsa settimana, mi è stato segnalato da Licia Corbolante, che anche in questo caso ha dedicato all’espressione un post. È stata pizzicata in un’ordinanza del comune di Lugo (RA) che è tutto un programma; è «fatto divieto di immettere gatti», leggiamo al suo interno, «nell’area cortiliva del padiglione ospedaliero»:

 

 

L’area cortiliva è un comune parcheggio con aiuole, o un cortile (o giardino) dotato di parcheggio. Ne dà una definizione – in stretti termini di legge – il testo seguente (ultimo aggiornamento: 8 ottobre 2009):

 

Si definisce area cortiliva di una o più unità edilizie la superficie scoperta, catastalmente o progettualmente individuata, posta al diretto servizio delle unità edilizie stesse ed a tale scopo attrezzata per la ricreazione, i movimenti, i depositi etc… Nell’area cortiliva devono essere collocati adeguati spazi destinati a verde e per la sosta ed il ricovero di veicoli, secondo le disposizioni ed i parametri contenuti nel testo coordinato delle norme di PSC-POC-RUE.

I parcheggi di pertinenza degli edifici, sono quelli posti al servizio dei singoli edifici, al quale sono legati da vincolo pertinenziale ai sensi e per gli effetti degli art. 817, 818 e 819 del Codice Civile. Ai sensi dell’art. 24.6 del testo coordinato delle norme di PSC POC RUE, gli stessi devono essere collocati sull’area di pertinenza dell’immobile servito.

 

Fonte

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