Il nobile modenese Alessandro Tassoni (1565-1653), al servizio prima del cardinale Ascanio Colonna poi di Carlo Emanuele I di Savoia, pubblicò nel 1622 un poema eroicomico di dodici canti in ottava rima col titolo La secchia, ripubblicato nel 1624 col titolo definitivo La secchia rapita, dopo una revisione ordinata dal Sant’Uffizio. Narra di una guerra scoppiata nel secolo XIII tra bolognesi e modenesi per futili motivi (una secchia tarlata, rapita dai secondi ai primi). L’ambientazione storica è un pretesto per alludere alle secolari rivalità fra città italiane. Particolarmente riuscite alcune figure caricaturali, come il conte di Culagna (spaccone stolto e codardo) e il cavalier Titta (goffo dongiovanni).

Testo di riferimento: A. Tassoni, La Secchia rapita. II. Redazione definitiva, a cura di O. Besomi, Padova, Editrice Antenore, 1990.