La Gelosia fu rappresentata a Firenze nel carnevale del 1550, in una sala adiacente al chiostro di Santa Maria Novella. La commedia è introdotta da due prologhi: uno diretto agli uomini, in cui vengono criticati gli imitatori di Plauto e Terenzio; l’altro, di argomento amoroso, rivolto alle donne. La vicenda ha per protagonista la giovane Cassandra, destinata in moglie dal padre avaro a un vecchio facoltoso, benché la donna ami riamata Pierantonio. Alla fine tutto si conclude per il meglio: i giovani amanti si sposano e il vecchio è soddisfatto di avere evitato di contrarre matrimonio con una donna da cui non sarebbe stato amato. La fonte diretta dell’opera è l’episodio di Ariodante e Ginevra nel canto V dell’Orlando furioso.

Testo di riferimento: A. F. Grazzini (il Lasca), Teatro, a cura di G. Grazzini, Bari, Laterza, 1953.