La prima rappresentazione avvenne a Milano, Teatro alla Scala, il 5 febbraio 1857. Il libretto ebbe una gestazione assai lunga e travagliata: Verdi pensava a una riduzione della tragedia shakespeariana già nel 1880, ma il progetto andò in porto solo nel 1884, quando Boito presentò al maestro un libretto dagli schemi assai innovativi, in cui acquistavano una notevole forza drammatica i recitativi. La vicenda segue fedelmente la tragedia di Shakespeare, con l’eliminazione del primo atto, e si accentra sui personaggi di Otello, generale moro dell’armata veneta, Desdemona sua moglie e Jago suo alfiere. Questi, invidioso del potere politico di Otello e dell’amore che lo lega a Desdemona, istillerà lentamente nel suo animo il dubbio che la moglie gli sia infedele. Le insinuazioni e gli inganni sempre più pressanti renderanno il moro pazzo di gelosia e lo condurranno all’assassinio della moglie e poi al suicidio, quando apprenderà che le accuse contro di lei erano false.

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Verdi, a cura di L. Baldacci e G. Negri, Milano, Garzanti, 1984.