Bartolomeo Gottifredi, letterato piacentino nato agli inizi del XVI secolo, amico del Doni e del Domenichi, fu in rapporti con l’Aretino, il Sansovino, il Betussi e gli altri letterati che lavoravano per le tipografie veneziane. Nel dialogo Specchio d’amore una vecchia, Coppina, insegna a una giovane, Maddalena, come conquistare l’uomo che ama. Il modello a cui Gottifredi si ispira è La bella creanza de le donne di Alessandro Piccolomini. Ma nonostante l’appartenenza al genere dialogico, l’opera inclina piuttosto verso i toni propri della commedia. Lo Specchio d’amore fu pubblicato a Venezia nel 1547, ma secondo alcuni ci sarebbe stata una precedente edizione piacentina intorno al 1543.

Testo di riferimento: Trattati d’amore del Cinquecento, a cura di G. Zonta, Bari, 1912.