Nacque ad Alfonsine di Fusignano, Ravenna, nel 1754. Dopo gli studi al seminario di Faenza, cominciò a praticare la poesia e ottenne di essere ammesso all’Accademia dell’Arcadia. Protetto dal card. Scipione Borghese, si trasferì a Roma nel 1778, divenendo subito famoso per le sue straordinarie capacità poetiche. Le opere del periodo romano, che interpretavano al meglio le esigenze del gusto neoclassico, si confacevano anche ideologicamente con gli ambienti conservatori romani del papato di Pio VI. Nel 1791 sposa Teresa Pickler. Nel 1797 Monti abbandona Roma per trasferirsi a Milano. Si avvicina all’ideologia giacobina e riesce a ottenere incarichi di una certa importanza nella Repubblica Cisalpina. Entrò in contatto con il giovane Foscolo, a cui concesse la sua amicizia. Divenne un ammiratore di Napoleone. Nel 1802 ottenne la cattedra di eloquenza all’università di Pavia. Sopravvenuta la Restaurazione, scrisse opere encomiastiche nei confronti dei dominatori austriaci. Dedicò gli ultimi anni della sua vita a studi linguistici, in collaborazione col genero Giulio Perticari. Morì a Milano nel 1828. Opere:1800 – Vincenzo Monti, Caio Gracco 1810 – Vincenzo Monti, Traduzione dell’ “Iliade” av. 1828 – Vincenzo Monti, Poesie e poemi