La putta onorata è una fortunata commedia dialettale la cui composizione risale al 1748, anno della riforma. Fu rappresentata dalla compagnia Medebach al teatro Sant’Angelo nel carnevale del 1749. Le intenzioni riformatrici sono evidenti nella sostanza psicologica tutta nuova dei caratteri. La commedia vuole rivendicare l’onore delle giovani popolane veneziane, spesso oltraggiate sulle scene. Bettina ama Pasqualino, creduto figlio di un gondoliere: in realtà è figlio del ricco mercante Pantalone, il quale, a sua volta, si crede padre di Lelio, figlio del gondoliere. Su questo scambio e sul vizioso comportamento del marchese Ottavio che farà rapire Bettina, la “putta onorata”, è imperniato l’intreccio della commedia fino al riconoscimento finale e al giusto matrimonio. La putta onorata ebbe una continuazione nella Buona moglie.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, II, Milano, Mondadori, 1936.