Tragicommedia in versi martelliani di argomento orientale, La sposa persiana venne composta appositamente per assecondare il gusto del tempo per i soggetti esotici. Rappresentata per la prima volta nel 1753 con grandissimo successo di pubblico, l’opera inscena un dramma di passione attraverso la storia del giovane Tamas che, conquistato dalla bella e indomita schiava Ircana, vive combattuto tra l’amore per quest’ultima e quello per la moglie Fatima. La fortuna del testo durerà ancora nell’Ottocento. Con Ircana Goldoni proponeva un nuovo personaggio femminile, dal carattere forte e deciso.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, IX, Milano, Mondadori, 1950.