Composta nel 1748 e rappresentata al Sant’Angelo di Venezia due anni dopo, L’erede fortunata fu un insuccesso. A parte qualche felice battuta, la commedia mancava di novità; il dialogo è scontato e, con la sola eccezione di Pantalone, non vi è alcun carattere vivo e originale. Tuttavia il Goldoni, consapevole della fragilità del lavoro, rispose alla sfiducia del pubblico, e a quei detrattori che nella caduta dell’Erede fortunata avevano creduto di vedere la sua fine, con la promessa di sedici nuove commedie.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, II, Milano, Mondadori, 1936.