La fiaba fu rappresentata all’apertura della stagione teatrale del 1761, prima a Milano poi a Venezia. Il suo argomento deriva, come L’amore delle tre melarance, da Lo Cunto de li cunti di Giovan Battista Basile. Il successo, a quanto scrive lo stesso autore nelle Memorie inutili, fu enorme. Gozzi andava cercando una sua strada, mirando a fare un teatro di costume partendo da materiali fiabeschi.

Testo di riferimento: C. Gozzi, Opere. Teatro e polemiche, a cura di G. Petronio, Milano, Rizzoli, 1962.