Il Frescobaldi, esponente di una potente famiglia mercantile fiorentina, visse tra il 1271 e il 1316. Rimatore seguace dello Stilnuovo, finisce per ripeterne le formule più convenzionali, ma talora è anche in grado di irrobustirle con immagini corpose che derivano a lui dalla lettura dell’Inferno dantesco. La leggenda vuole che il Frescobaldi avesse ritrovato in Firenze i primi sette canti del poema di Dante, abbandonati dall’autore, e li avesse recapitati a lui che soggiornava allora in Lunigiana presso i Malaspina, inducendolo in questo modo a continuarne la composizione.

Testo di riferimento: D. Frescobaldi, Canzoni e sonetti, a cura di F. Brugnolo, Torino, Einaudi, 1984.