Il Dittamondo (cioè "dicta mundi") è un poema dottrinale in sei libri, incompiuto, scritto a imitazione della Commedia di Dante. Fazio, esponente della grande famiglia ghibellina bandita da Firenze fin dal 1267, vi lavora negli ultimi venti anni della sua vita (1346-1367). È il racconto di un viaggio immaginario attraverso i tre continenti allora conosciuti, fatto per suggerimento della Virtù con la guida del geografo Solino. I contenuti presentati, fondamentalmente di tipo geografico e scientifico, appartengono al repertorio enciclopedico medievale. Sul giudizio che la critica ha espresso su quest’opera ha finito irrimediabilmente per pesare in modo negativo il paragone con il poema dantesco.

Testo di riferimento: F. degli Uberti, Il Dittamondo e le Rime, a cura di G. Corsi, Bari, Laterza, 1952