Vertice della poesia dannunziana, Alcyone rappresenta il momento soggettivo e più intimo del ciclo delle Laudi. L’immersione gioiosa nella stagione estiva, dai primi presentimenti primaverili fino al declino autunnale, è una tregua nell’ascensione eroica del poeta-vate delle prime due raccolte, che vive qui in fusione panica con la natura. Pubblicato per la prima volta nel 1903 insieme ad Elettra, i componimenti di Alcyone, di grande varietà metrica, celebrano i miti della fertilità, della metamorfosi e della solarità in un incessante virtuosismo verbale che porta a compimento spunti e temi già presenti nel Canto novo. Questa raccolta contiene alcune delle liriche più fortunate di D’Annunzio, come La sera fiesolana e Pioggia nel pineto.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, a cura di A. Andreoli e N. Lorenzini, II, Milano, Mondadori, 1984.