Raccolta di prose scritte durante la convalescenza di una ferita di guerra all’occhio, il Notturno, pubblicato nel 1921, riunisce impressioni, sensazioni e testimonianze di un D’Annunzio insolitamente costretto all’immobilità e alla solitudine. Temporaneo freno per l’uomo d’azione, l’esperienza della malattia agì come nuovo stimolo per lo scrittore che, nell’ambito di una forte sperimentazione formale, giunse ad una scrittura rarefatta e liricizzata, dal carattere intimo e autenticamente sentito. Opera particolarmente apprezzata dalla critica novecentesca, il Notturno ben testimonia l’inesauribile capacità di rinnovamento della scrittura dannunziana.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Prose di ricerca, di lotta, di comando e di conquista, I, Milano, Mondadori, 1947.