Pubblicata per la prima volta nel 1879, la raccolta Primo vere uscì in edizione rinnovata già a partire dal 1880. Con quest’opera, l’appena sedicenne D’Annunzio sperimentò la scrittura in versi nel confronto con il Carducci delle Odi barbare, recente e ammirato modello di novità poetica. Fra ingenuità stilistiche e una scolasticità di fondo, l’autore mostrò soprattutto la sua capacità connaturata di captare il nuovo, dando prova di grande perizia letteraria attraverso l’uso dei metri “barbari” e la libera imitazione dei classici.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, a cura di A. Andreoli e N. Lorenzini, I, Milano, Mondadori, 1982.