Composto tra il 16 e il 23 agosto del 1824, quest’operetta affronta il tema della morte. Federico Ruysch è uno scienziato che custodisce delle mummie all’interno del suo laboratorio. Una notte nell’entrarvi sente le mummie che intonano un inno alla morte. Apprende che è scoccato l’anno matematico che consente ai morti per breve tempo di parlare e di rispondere alle domande dei vivi. Ruysch chiede ai morti quali furono le sensazioni, i pensieri che provarono al momento del trapasso. Viene così a conoscere che chi sta per morire non prova paura né dolore, ma addirittura sollievo e una sorta di languido piacere.

Testo di riferimento: G. Leopardi, Operette morali, a cura di O. Besomi, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1979.