Le Dicerie sacre furono pubblicate la prima volta a Torino nel 1614. Sono dedicate a papa Paolo V e contengono tre prose, che portano i seguenti titoli: 1) La Pittura. Diceria prima sopra la Santa Sindone. 2) La Musica. Diceria sopra le sette parole dette da Cristo in croce. 3) Il Cielo. Diceria terza. Opera di concezione originalissima, che fonde l’oratoria sacra, aleggiata nel titolo e sostenuta da una lunga serie di citazioni scritturali, con la trattatistica artistica (la pittura, la musica), l’astronomia, l’erudizione e la poesia. Il Marino nelle Dicerie dà luogo a una prosa caleidoscopica, cangiante, labirintica, ricca di allegorie, simmetrie, variazioni sintattiche, preziosismi lessicali. Un esempio sorprendente di prosa tra manieristica e barocca.

Testo di riferimento: G. B. Marino, Dicerie sacre e la Strage de gl’Innocenti, a cura di G. Pozzi, Torino, Einaudi, 1960.