Raccolta pubblicata a Torino nel 1907, La via del rifugio segnò l’esordio del giovane Gozzano. Opera intimamente disorganica, che denuncia tuttavia una notevole capacità di versificazione, costituisce un interessante esempio di lirica post-dannunziana, nella quale il pessimismo ironico e la coscienza critica dell’autore appaiono mezzi nuovi di analisi delle convenzioni borghesi. Componimenti come Le due strade o la più celebre Amica di nonna Speranza si caratterizzano per l’impiego del dialogo e il ricorso al parlato, che saranno caratteristici di tutta la poesia successiva di Gozzano.

Testo di riferimento: G. Gozzano, Tutte le poesie, a cura di A. Rocca, Milano, Mondadori, 1980.