Il Bestiario moralizzato è un testo costituito di 64 sonetti, ognuno dei quali descrive le proprietà di un animale e i significati morali a cui le proprietà rimandano. L’autore anonimo, che compose la raccolta sul finire del XIII secolo o forse nei primi anni del XIV, dimostra una buona conoscenza della poesia cortese duecentesca e soprattutto dell’opera di Chiaro Davanzati. Nella serie agli animali più comuni vengono associati animali fantastici che derivano dai repertori enciclopedici medioevali.

Testo di riferimento: Bestiari medievali, a cura di L. Morini, Torino, Einaudi, 1996.