Zeno Cosini, il protagonista del romanzo, avendo cercato più volte di smettere di fumare, decide di ricorrere al metodo psicoanalitico. Segue così il consiglio del suo medico di fissare sulla carta i momenti salienti della sua vita: il ricordo del padre; le vicende del suo matrimonio con Augusta; la relazione extra-coniugale con una popolana, Carla, che non ama, ma che non riesce a lasciare; le frustrazioni sul lavoro, soprattutto nel confronto con il brillante cognato Guido. Alla fine Zeno si dichiara guarito, non tanto per i benefici della cura psicoanalitica, quanto per i successi commerciali imprevedibilmente ottenuti. Il romanzo termina con un’oscura profezia: soltanto dopo il deflagrare di terribili ordigni, l’umanità potrà trovare il suo riscatto in un mondo oramai privo di passioni. Pubblicato alla fine del 1922, La coscienza di Zeno è considerato il capolavoro di Italo Svevo. Il romanzo al suo apparire trovò in Joyce un grande estimatore.

Testo di riferimento: I. Svevo, Romanzi, a cura di B. Maier, Milano, Dall’Oglio, 1964.