Dramma giocoso in due atti senza alcun precedente teatrale o romanzesco, rappresentato a Vienna nel 1790 con musica di Mozart. I giovani ufficiali Guglielmo e Ferrando scommettono con il vecchio filosofo don Alfonso sulla fedeltà delle loro innamorate, Fiordiligi e Dorabella. Essi si travestiranno e si presenteranno come nuovi corteggiatori delle due ragazze. Fatti entrare in casa dalla serva Despina, vengono respinti, ma poi, fingendo di ingerire un veleno, decisi a morire per amore, finiranno per commuovere ed essere accettati dalle giovani, ma con uno scambio di ruoli: ciascuna si lascia conquistare dall’amante dell’altra. Alla fine i due cavalieri svelano la loro identità, perdonano il “tradimento” e accettano di sposare le due donne ristabilendo le coppie originarie. Il senso è che nelle storie d’amore anche le passioni più forti possono svanire nel nulla, perché fragili e contraddittori sono tutti i rapporti sentimentali.

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Mozart, a cura di M. Beghelli, Milano, Garzanti, 1990.