Dramma in tre atti di Luigi Pirandello rappresentato per la prima volta nel 1929, dapprima in una traduzione inglese e poi nell’originale italiano dalla compagnia di Marta Abba. È uno di quei drammi degli ultimi anni, che lo stesso autore designava come «miti»; in esso si affronta il tema dell’aldilà attraverso la vicenda d’un uomo il quale, morto in un incidente, viene fatto rivivere mediante un’iniezione.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di M. Lo Vecchio-Musti, II, Milano, Mondadori, 1968.