Dramma in tre atti messo in scena per la prima volta nel 1919, definito dall’autore un «apologo». Il capitano di marina Perrella è un uomo dai modi rudi e grossolani, che trascura la moglie ed è quasi sempre lontano da casa. Quando la donna intreccia una relazione con un altro uomo e resta incinta, è costretta a sedurre il marito, il quale abitualmente non dimostra il minimo interesse per lei, per evitare che si accorga del tradimento.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, II, Milano, Mondadori, 1993.