Commedia in tre atti messa in scena per la prima volta nel 1918, tratta dalle novelle Non è una cosa seria (del 1910, poi inclusa nella raccolta La giara) e La signora Speranza (del 1903, poi inclusa nell’Appendice alle novelle). Memmo Speranza, giovane dalla vita assai libera, sposa una ragazza di modesta condizione, col patto che la loro non sarà che una messa in scena, destinata a evitargli il rischio di dover contrarre qualche altro e ben più impegnativo matrimonio; ma, a dispetto delle proprie previsioni, egli si innamorerà della moglie e il legame coniugale diventerà una cosa seria. Da questo dramma furono tratti due film dallo stesso titolo: uno muto (di Augusto Camerini e Arnaldo Frateili, 1921), l’altro sonoro (di Mario Camerini, 1935).

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, II, Milano, Mondadori, 1993.