Marsilio Ficino, filosofo neoplatonico, figura di primissimo piano dell’umanesimo fiorentino, nato a Figline Valdarno nel 1433 e morto a Firenze nel 1499, completò nel 1469 il Commentarium in Convivium Platonis de Amore, e presumibilmente in quello stesso anno o poco dopo produsse una traduzione in volgare del commento stesso con il titolo di El libro dell’Amore. Il testo ficiniano si presenta formalmente come una serie di orazioni pronunciate da vari personaggi riuniti nella casa di Francesco Bandino. L’opera segna il definitivo distacco da una concezione dell’amore inteso come passione travolgente e la sua sublimazione in una forza superiore allo stesso intelletto umano, la sola in grado di approssimare l’uomo a Dio. El libro dell’Amore, di fatto uno dei testi più significativi del neoplatonismo quattrocentesco, divenne riferimento obbligato per tutta la successiva trattatistica rinascimentale sull’amore. La sua prima edizione a stampa avverrà solo nel 1544.

Testo di riferimento: M. Ficino, El Libro dell’Amore, a cura di S. Niccoli, Firenze, Olschki, 1987.