L’Esame di coscienza di un letterato fu pubblicato nella «Voce» del 30 aprile 1915, solo tre mesi prima della morte in guerra del suo autore, che era nato a Cesena nel 1884. Si tratta della lucidissima confessione di un uomo vissuto fino ad allora nella religione delle lettere, che si lascia attirare, come del resto tanti altri scrittori della sua epoca, nelle spire di un evento, la guerra, vissuto anzitutto come una necessità biologica ineluttabile. Si tratta di uno dei capolavori di prosa morale italiana del Novecento.

Testo di riferimento: R. Serra, Scritti letterari, morali e politici, a cura di M. Isnenghi, Torino, Einaudi, 1974.