Nell’età del tardo petrarchismo, caratterizzata da un gusto poetico incline al virtuosismo linguistico e retorico, Tommaso Campanella persegue un ideale di poesia filosofica i cui modelli lontani sono la Bibbia, Lucrezio e Dante. Il risultato è una poesia ricca di tensione intellettuale e morale, che costituisce un’esperienza pressoché unica nel quadro della letteratura dei primi decenni del Seicento. La Scelta di poesie filosofiche è una silloge d’autore pubblicata la prima volta nel 1622 in Francia o forse in Germania. Ad ognuna delle poesie Campanella fa seguire una "Esposizione", importantissima per la comprensione e l’interpretazione della poesia stessa.

Testo di riferimento: T. Campanella, Le poesie, a cura di F. Giancotti, Torino, Einaudi, 1998.