Operetta, attribuita al Crudeli, che vuole essere un prezioso vademecum per vivere felicemente circondato dalla stima e dall’approvazione degli altri. La ricerca della felicità e l’arte di piacere erano argomenti discussi nella cultura settecentesca. L’autore affronta l’argomento conoscendo soprattutto la trattatistica francese (Trublet, forse Montesquieu), in uno stile rapido, agile, particolarmente consono ai modelli della prosa razionalistica francese. Non è possibile precisare l’anno della composizione, che dovrebbe cadere tuttavia tra il 1730 e il 1745.

Testo di riferimento: T. Crudeli, Poesie, a cura di G. Milan, Poppi, Comune di Poppi, 1989.