Il corpus delle poesie del Crudeli è costituito da soli trentanove componimenti, pubblicati per la prima volta nel 1746, a un anno di distanza dalla morte dell’autore. La caratteristica dominante di questa esigua produzione è costituita dalla sua occasionalità (poesie per nozze, encomiastiche, celebrative), in armonia del resto con tanta produzione in versi settecentesca, segnatamente arcadica. I riferimenti poetici a cui Crudeli guarda sono Marino, Chiabrera, Menzini e in genere tutta la tradizione poetica toscana di fine Seicento; ma non sono assenti modelli di provenienza inglese (Dryden e Pope). I risultati migliori il Crudeli li raggiunge nelle canzonette, nelle quali la precisione delle descrizioni e delle immagini si intreccia a una vena di sottile ironia.

Testo di riferimento: T. Crudeli, Poesie, a cura di G. Milan, Poppi, Comune di Poppi, 1989.