La piazza universale di Tommaso Garzoni, pubblicata la prima volta nel 1589, poco dopo la morte dell’autore, è un’opera prodigiosa per la quantità sterminata di dati su tutti i mestieri e le professioni del mondo (compresa l’arte di non far nulla). La ricchezza dei contenuti, che vanno dalla precisione delle nomenclature tecniche all’aneddotica storica, dalla riflessione morale al particolare erudito, si articola come un sapiente mosaico di citazioni di altri libri. Eppure, nonostante ciò, la Piazza risulta nell’insieme opera originalissima, autentico capolavoro dell’arte tardo-rinascimentale. Nell’insieme una grande enciclopedia del lavoro umano, una summa di cognizioni antropologiche e storiche, ma anche una gustosa rappresentazione della quotidianità colta nei suoi aspetti umoristici e grotteschi. L’opera che aveva goduto di grande successo nello scorcio del Cinquecento e durante tutto il Seicento, solo in anni recentissimi, e a distanza di più di tre secoli, è stata ripubblicata integralmente.

Testo di riferimento: T. Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo, a cura di P. Cherchi e B. Collina, Torino, Einaudi, 1996.