Dietro la frontiera c'era qualcosa insieme di straniero e di mio; capivo che facevo parte anche di quel mondo dietro di essa Claudio Magris

 

Quando ero un ragazzino – sono nato nel ’39, a Trieste – la frontiera, vicinissima, divideva in due il mondo. Era la Cortina di Ferro, che vedevo quando andavo a passeggiare sul Carso; una frontiera invalicabile, dietro la quale c’era un mondo inaccessibile; il mondo di Stalin, l’Est, così spesso ignorato e disprezzato. Ma dietro quella frontiera c’era un mondo che conoscevo benissimo, perché aveva fatto parte dell’Italia sino alla fine della guerra. Dietro la frontiera c’era qualcosa insieme di straniero e di mio; capivo che facevo parte anche di quel mondo dietro di essa, che la letteratura è un viaggio fra il noto e l’ignoto e che si è sempre, in qualche modo, anche dall’altra parte.

Claudio Magris, scrittore.

 

Le parole servono per pensare: più parole conosciamo più il pensiero è articolato. Di qui l’importanza dell’uso del vocabolario.

Lo Zingarelli ha fatto di più: ha messo per iscritto i pensieri sulle parole, invitando in esclusiva alcuni esponenti di rilievo del mondo della cultura, della scienza, dello sport e del costume a scrivere la definizione di una parola della lingua italiana che potesse essere rivelatrice della loro personalità e del loro lavoro.

L’operazione si chiama “Definizioni d’autore” [#definizionidautore]: piccole narrazioni o ricordi personali, punti di vista originali sul significato di una parola, messi ciascuno a corollario nella scheda lessicografica della voce di riferimento nel vocabolario. Ogni anno le Definizioni d’autore aumentano, arricchendo sempre di più lo Zingarelli.

Perché? Per pensare: sono riflessioni che offrono uno strumento in più per comprendere e ragionare sulle parole. Chi consulta il vocabolario, a scuola o per lavoro, può trovare un suggerimento inatteso, uno sguardo laterale e nuovo, frutto di esperienza, studio, talento e sensibilità fuori dal comune.

Gli autori delle Definizioni hanno rinunciato al compenso proposto dall’editore, che l’ha devoluto per loro conto al programma nazionale Nati per Leggere, ANT, Unicef e Art4sport o ad altre associazioni indicate dagli autori stessi.