Questa sera, su Iris ore 21:00, il Morandini vi consiglia: L’ultima missione


L'ultima missioneMR 73Fr.It. 2008GENERE: Nero DURATA: 121′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3REGIA: Olivier MarchalATTORI: Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine Marchal, Philippe Nahon, Francis Renaud
A Marsiglia Louis Schneider, poliziotto alcolista e disperato, dà la caccia a un serial killer, tra i fantasmi del suo passato, i sensi di colpa, l'ostilità e l'odio di colleghi corrotti. Sopravvissuta al massacro dei genitori, Justine aspetta che esca di prigione lo psicopatico assassino che ne è responsabile e che proprio Louis fece arrestare. Sono destinati a incontrarsi. Dal Quai des Orfèvres di Parigi, uno strepitoso Auteuil è passato alle strade buie, bagnate di pioggia, cupe e sporche di Marsiglia, in un polar (ispirato a fatti realmente accaduti) magistralmente diretto dall'ex poliziotto Marchal, eccessivo e passionale, che ci mette l'anima e sta addosso a Schneider e agli altri personaggi con crudo disegno della psicologia di buoni e cattivi. 3° capitolo di una ideale trilogia, dopo I Gangster e 36 Quai des Orfèvres, conferma che la coppia Marchal-Auteuil è vincente. Ci fa sperare che, magari, un giorno, facciano insieme la trilogia di Marsiglia di Jean-Claude Izzo. Il titolo originale è il codice identificativo di una pistola, un tempo in dotazione alla polizia.


Questa sera, su Iris ore 23:10, il Morandini vi consiglia: 36 Quai des Orfèvres


36 Quai des Orfèvres36 Quai des OrfèvresFr.It. 2004GENERE: Poliz. DURATA: 110′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Olivier MarchalATTORI: Daniel Auteuil, Gérard Depardieu, André Dussollier, Valeria Golino, Solène Biasch, Roschdy Zem, Daniel Duval, Catherine Marchal, Mylène Demongeot
Simile a quello originale di un ottimo film (Legittima difesa, 1947) di Clouzot, il titolo si riferisce alla via che ospita la sede storica della polizia giudiziaria parigina. In città imperversa una banda di efferata violenza che ha già svuotato sette furgoni portavalori. Il direttore generale (Dussollier) fa capire a Vrinks (Auteuil), capo della BRI (Brigade de Recherche et d'Intervention), e a Klein (Depardieu), capo della BRP (Brigade de Répression du Banditisme), che chi riuscirà a sgominarla prenderà il suo posto. La rivalità tra i due ex amici diventa guerra aperta. Dopo un avvio in flashforward di rara potenza, la 1ª parte del 3° film di Marchal è degna dei migliori polar francesi per il disegno dei personaggi, ma anche, per il ritmo dell'azione, dei recenti polizieschi di M. Mann. Ispirato a fatti veri degli anni '80 e al vissuto di Marchal (12 anni nei ranghi della polizia) che l'ha scritto con Julien Rappenau, Frank Mancuso e Dominique Loiseau (anch'egli ex poliziotto), è anzitutto un realistico, complesso e non manicheo resoconto del microcosmo poliziesco con le sue luci e le sue ombre. È un film d'attori, e non soltanto per il trio principale (tra le figure minori c'è anche il regista che fa Christo). È un film di donne forti, quasi sempre migliori degli uomini con cui vivono o lavorano. È un film di luoghi, come il titolo suggerisce e le sequenze collettive mostrano, e di spazi come quelli di una Parigi semideserta. È, dunque, un film di regia che invoglia a recuperare Un Bon flic (1999) e Gangsters (2002), i 2 film precedenti di Marchal, inediti in Italia.