Il film di oggi è: 4 mesi 3 settimane 2 giorni

Il Morandini consiglia:

4 mesi 3 settimane 2 giorni4 luni, 3 săptămâni şi 2 zileRom. 2007GENERE: Dramm. DURATA: 113′ VISIONE CONSIGLIATA: GCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Cristian MungiuATTORI: Anamaria Marinca, Laura Vasiliu, Vlad Ivanov
In una città della Romania nel 1987, due anni prima della fine ingloriosa dell’era Ceausescu. In un pensionato femminile, che ha l’aria di una caserma e di un suk arabo, la studentessa Gabita (Vasiliu) è incinta. Irresponsabile e stolida com’è, non sa che fare. L’aborto è illegale. Per sua fortuna c’è Otilia (Marinca) che, tra l’onnipotenza di un regime poliziesco e la penuria di denaro, si sbatte per trovare una camera d’albergo e un abortista clandestino. In un mondo in cui il comunismo è come se non ci fosse, ma ha una presenza pesante, opaca, anonima, abitato da anime morte, è lei l’unica viva, la sola, perplessa e pragmatica, che affronta la realtà e che mette a rischio la sua tranquillità per qualcun altro. È lei che deve portar via il feto in un asciugamano in una scena disturbante che ingiustamente in molti hanno rimproverato a Mungiu, regista e sceneggiatore con alle spalle appena un film e mezzo. Girato in poche settimane (fotografia: Oleg Mutu), montato in 3 giorni, un solo piano fermo per ogni scena, ha un’azione chiusa in una giornata e una regia in apparenza neutrale nel rifiuto di ogni effetto drammatico, che gli darebbe persino l’aria di un documentario se non fosse per la quieta, implacabile costruzione narrativa, i dialoghi precisi, gli interpreti funzionali. Perciò quel movimento della cinepresa che lentamente scende verso il feto è necessario: costringe lo spettatore a guardare in faccia la realtà prima di prendere partito pro o contro. È un film senza lacrime in cui si mostrano gli esseri umani “con un doloroso senso di sconsolata rabbia e di asciutta pietà” (B. Fornara). Palma d’oro a Cannes 2007.