Professore, è corretto usare sia la parola “precariato” sia “precarietà” riguardo alla situazione lavorativa dei giovani?

è una bella domanda!

In realtà si tratta di due parole diverse, entrambe corrette. Le copio dallo Zingarelli 2012 unitamente a precario, l’aggettivo da cui derivano:

precario
[vc. dotta, lat. precariu(m) ‘ottenuto con preghiere, che si concede per grazia’, da prex, genit. precis ‘preghiera’ (V. prece) ¤ av. 1396]
A
agg.
1
Temporaneo, incerto, provvisorio: impiego precario | Malsicuro, instabile: situazione economica alquanto precaria | salute precaria, cagionevole. CONTR. stabile.
2
Detto di chi ha un rapporto di lavoro privo di garanzie di continuità e di stabilità.
3
(dir.) Relativo al godimento di un bene la cui restituzione può essere richiesta in qualunque momento dal titolare: godimento a titolo precario.
||
precariamente, avv.
B
anche s. m. (f. -ia) nel sign. 2: i precari della scuola.

precarietà
[av. 1835]
s. f. inv.
● Natura o condizione di chi (o di ciò che) è precario: precarietà di salute; la precarietà di una situazione. SIN. incertezza, instabilità. CONTR. durevolezza, stabilità.

precariato
[1974]
s. m.
● Stato, condizione di lavoratore precario | Insieme dei precari.

Come vede precarietà ha un significato più generale e si riferisce a qualunque cosa che sia precaria, per natura o per condizione. Invece precariato si riferisce in modo specifico all’iniseme dei lavoratori precari, cioè senza un lavoro stabile, o alla loro condizione