blandìzia // o blandìzie
[lat. blandītia(m), da blăndus ‘blando’ av. 1328]
s. f.
(spec. al pl.) Allettamento, lusinga: discorso pieno di blandizie.

luṣìnga //
[ant. provenz. lausenga, dall’ant. fr. losenge, dal francone *lausinga ‘bugia’ 1266]
s. f.
1 Atteggiamento che, mediante parole e atti benevoli e adulatori, mira a carpire la stima, la simpatia e sim. di qlcu. per indurlo a un determinato comportamento: conoscere ogni tipo di lusinga; servirsi delle lusinghe; attirare qlcu. con lusinghe; cedere alle lusinghe; lusinghe d’amore.
2 (lett.) Speranza illusoria, chimera: le lusinghe della vita.
3 †Esortazione.
4 †Vezzo, carezza.
|| luṣinghétta, dim.
 SFUMATURE
lusinga – adulazione – piaggeria
Un atteggiamento complimentoso, fatto di attenzioni, promesse, blandizie, con lo scopo di accattivarsi la simpatia o la stima di qualcuno si definisce lusinga. Di significato molto prossimo è adulazione, termine che rappresenta anch’esso la lode eccessiva e insincera, rivolta a qualcuno per interesse o per compiacenza; il termine tuttavia aggiunge al significato di lusinga una sfumatura di maggior servilismo e ipocrisia. Piaggeria è più vicino ad adulazione che non a lusinga, implicando se possibile un’ulteriore sfumatura di servilismo e bassezza d’animo.