La parola di oggi è: maestà


maestà / maesˈta*/ o maiestà, maiestàde, maiestàte
[vc. dotta, lat. maiestāte(m), da māior ‘maggiore’ av. 1292]
s. f. inv.
1 imponenza, grandiosità, solennità dovuta all'aspetto o alle qualità intrinseche di qlco.: la maestà di piazza S. Pietro; la maestà del suo portamento ci stupì; la maestà dell'Impero romano, della legge divina | (gramm.) plurale di maestà, plurale maiestatico (V. plurale)
2 titolo attribuito a re e imperatori: Sua Maestà il re di Francia | le Loro maestà, il re e la regina | lesa maestà o delitto di lesa maestà, un tempo, delitto di chi violava la dignità del sovrano o la sicurezza e l'integrità dello Stato
3 nell'iconografia cristiana, immagine della Trinità, del Cristo o della Vergine in trono e vista di fronte: la maestà di Duccio, di Giotto, di Cimabue | (est.) piccola cappella o edicola contenente un'immagine sacra eretta lungo una strada
4 (arald.) figura umana o animale con la testa rappresentata di fronte
 SFUMATURE
maestà – maestosità – dignità
Maestà è una grandezza solenne e severa, che ispira reverenza e soggezione; nelle persone è un aspetto imponente, un incedere e un comportarsi con gravità e solennità che impongono rispetto. Maestosità ha lo stesso significato, che arricchisce tuttavia di un senso di imponenza ancora maggiore e si usa specialmente in riferimento a paesaggi montuosi, edifici ecc. Anche dignità è il riflesso di un aspetto imponente e signorile, di una bellezza severa e nobile, da cui emana tuttavia anche l'impressione di un sentire profondo.
SFUMATURE nobiltà