La parola di oggi è: esile


èṣile / ˈɛzile/ o eṣìle
[vc. dotta, lat. exīle(m), di etim. incerta, con accento retratto per analogia con altri agg. sdruccioli in -ile 1342]
agg.
1 sottile, tenue: mughetto fiore piccino / calice di enorme candore / sullo stelo esile (G. Ungaretti) | magro, gracile: un bambino esile
2 (fig.) debole, fievole: una voce esile | di scarsa consistenza: esili argomenti
|| eṣilìno, dim.
|| eṣilménte, avv.