La parola di oggi è: ormeggio / ormeggiare

Sillabazione: or–még–gio
orméggio / orˈmeddʒo/
[da ormeggiare (2) sec. XIV]
s. m.
1 serie di operazioni necessarie a ormeggiare un'imbarcazione o (est.) un velivolo
2 luogo dove si ormeggia una nave: andare all'ormeggio | modo di ormeggiare: ormeggio di prua, affiancato, alla boa | ormeggio a barba di gatto, ancoraggio afforcato con le due linee di ancoraggio divaricate di circa 100°
3 (al pl.) cavi e catene che servono per ormeggiare: levare, mollare gli ormeggi

Sillabazione: or–meg–già–re
ormeggiàre (1) / ormedˈdʒare/
[intens. di ormare av. 1817]
v. tr. (pres. io orméggio; fut. io ormeggerò)
(raro, lett.) ormare

Sillabazione: or–meg–già–re
ormeggiàre (2) / ormedˈdʒare/
[gr. hormízein, da hórmos ‘rada’, di etim. incerta 1322]
A v. tr. (pres. io orméggio; fut. io ormeggerò)
fermare una nave in un porto, impedendo con ancore, catene e cime che venti, moto ondoso e correnti possano spostarla | attaccare, assicurare alla riva, alla banchina, alle bitte | (est.) fissare un velivolo al suolo per proteggerlo dagli spostamenti causati dal vento
B ormeggiàrsi v. intr. pron.
fissarsi con ormeggi, detto di una nave