La parola di oggi è: travicello / trave

Sillabazione: tra–vi–cèl–lo
travicèllo / traviˈtʃɛllo/
[1353]
s. m.
1 dim. di trave
2 trave secondaria, appoggiata alle principali e che sostiene a sua volta un tavolato o altro: i travicelli del soffitto | re Travicello, (fig.) chi non riesce a prendere decisioni o a imporsi agli altri (dal titolo di una poesia di G. Giusti, tratta da una favola di Fedro, che allude al re Carlo Alberto) CFR. tentenna

Sillabazione: trà–ve
tràve / ˈtrave/ o tràbe
[lat. trăbe(m), di etim. incerta 1250 ca.]
s. f. o centr., sett. m.
1 grosso e lungo fusto d'albero o elemento costruttivo simile in metallo o cemento armato, impiegato come struttura portante nelle costruzioni edilizie: le travi del tetto; puntellare con travi un muro pericolante; trave profilata a T, a U, a L; trave articolata o snodata | trave armata, rinforzata da intelaiature esterne o interne | trave di coda, in aeronautica, struttura che, mancando la fusoliera, collega la velatura principale alla coda dell'aereo, sostenendovi generalmente gli organi di stabilità e di governo | (fig.) fare d'ogni fuscello una trave, ingigantire ogni piccola cosa | (fig.) non vedere la trave nel proprio occhio, non accorgersi dei propri difetti CFR. pagliuzza
2 in ginnastica, attrezzo composto da una trave lunga cinque metri e larga dieci centimetri sostenuta da due basi regolabili | (est.) specialità della ginnastica artistica
|| travétta, dim. | travétto, dim. m. (V.) | travicèlla, dim. | travicèllo, dim. m. (V.) | travóne, accr. m.