La parola di oggi è: agrifoglio / vischio

Sillabazione: a–gri–fò–glio
agrifòglio / aɡriˈfɔʎʎo/
[lat. acrifŏliu(m), comp. di ācer, genit. ācris ‘acuto’ e fŏlium ‘foglia’ 1539]
s. m.
piccolo albero sempreverde delle Aquifoliacee con foglie coriacee lucide, dentate e spinose ai margini, e drupe ascellari rosse, bianche o rosate; è usato come decorazione natalizia (Ilex aquifolium) SIN. alloro spinoso

Sillabazione: vì–schio
vìschio / ˈviskjo/ o vìsco, véschio, vésco
[lat. parl. *vĭsculu(m), dim. di vĭscum ‘vischio’, di orig. preindeur. 1250 ca.]
s. m.
1 lorantacea sempreverde parassita di diversi alberi, con foglie coriacee e frutti a bacca bianchi, globosi e appiccicaticci (Viscum album) | vischio quercino, parassita delle querce, si usa per preparare la pania (Loranthus europaeus)
2 sostanza vischiosa e attaccaticcia, ricavata dalle bacche di vischio quercino o prodotta artificialmente, usata per catturare uccelli SIN. pania
3 (fig., lett.) ciò che lega, trattiene, impedisce e sim., spec. sentimento amoroso che lega l'uomo alla donna: Rinaldo vide Ulivier preso al vischio / un'altra volta e già tutto impaniato (L. Pulci)
4 (fig., lett.) inganno, adulazione, lusinga