La parola di oggi è: bruma / nebbia

Sillabazione: brù–ma
brùma (1) / ˈbruma/
[vc. dotta, lat. brūma(m), per *brĕvima (dĭes) ‘(giorno) più breve’, da brĕvis, perché indicava, propr., il giorno più breve dell'anno 1327]
s. f.
1 foschia, nebbia (anche fig.): la bruma del mattino; le brume del futuro
2 (raro, lett.) solstizio d'inverno, pieno inverno: tempi sereni sette giorni avanti e sette doppo la bruma (T. Tasso)
SFUMATURE nebbia (1)

Sillabazione: brù–ma
brùma (2) / ˈbruma/
[vc. dotta, lat. brūma(m), dal gr. brôma ‘cibo’ e ‘cosa mangiata’ 1614]
s. f.
1 (zool.) teredine
2 (est.) ogni organismo vegetale o animale che si attacca su oggetti sommersi

Sillabazione: néb–bia
nébbia (1) / ˈnebbja/ o nèbula
[lat. nĕbula(m), di orig. indeur. av. 1292]
s. f.
1 sospensione nell'aria e presso il suolo di microscopiche goccioline formatesi per condensazione del vapore acqueo intorno a nuclei di pulviscolo atmosferico, tale da ridurre la visibilità orizzontale a meno di 1 km: nebbia fitta, densa, leggera; le nebbie del Nord; banco di nebbia; è calata la nebbia; la nebbia si dilegua, si dissolve | (fig.) dileguarsi come nebbia al sole, scomparire rapidamente | nebbia artificiale, prodotta artificialmente con speciali apparecchiature, spec. a fini bellici
2 (fig.) ciò che costituisce un offuscamento per la comprensione, l'intelligenza e sim.: la nebbia dell'ignoranza, della superstizione
3 (bot.) malattia del grano e di altre Graminacee (orzo, segala, avena), dovuta a un fungo parassita delle Erisifacee
4 (med.) macchia biancastra, trasparente, della cornea, che può offuscare la vista
|| nebbiàccia, pegg. | nebbiarèlla, dim. | nebbiétta, nebbiettìna, dim. | (lett.) nebbiòla, dim. | nebbiolìna, dim. | nebbióne, accr. m. (V.) | (lett.) nebbiùzza, dim.
 SFUMATURE
nebbia – foschia – caligine – bruma
La nebbia è la sospensione nell'aria di minuscole goccioline, formatesi per condensazione del vapore acqueo intorno a nuclei di pulviscolo atmosferico, che riduce la visibilità orizzontale a meno di 1 km. La foschia invece è un'atmosfera opalescente, grigiastra, causata dall'addensamento locale di particelle liquide in sospensione, fumo o polveri, con visibilità orizzontale compresa tra 1 e 10 km. Non dipendente direttamente da fenomeni meteorologici, tuttavia favorita dall'assenza di vento, è la caligine, la quale è causata dalla concentrazione superiore al normale di pulviscolo finissimo, quali polveri, ceneri, o altre scorie, che rende l'aria meno limpida e trasparente. Bruma è infine un termine d'uso letterario che si usa per definire sia la foschia che la nebbia.

Sillabazione: néb–bia
nébbia (2) / ˈnebbja/
[dal colore, come annebbiato 1869]
s. f.
pianta perenne delle Diantacee, sottile e ramosa, coltivata spec. come pianta ornamentale per completare i mazzi di fiori (Gypsophila elegans)