Epifanìa / epifaˈnia/ o Pifanìa
[vc. dotta, lat. tardo epiphanīa(m) (nt. pl.), dal gr. tà epipháneia ‘manifestazioni (da pháinein ‘apparire’ e epí ‘sopra’), sottinteso della divinità’ av. 1292]
s. f. (epifanìa nel sign. 3)
1 Nella tipologia religiosa, manifestazione della divinità in forma visibile | Nella tradizione cristiana occidentale, la prima manifestazione dell’umanità e divinità del Cristo ai Magi.
2 Festa che commemora la visita dei Magi alla grotta di Betlemme, il 6 gennaio | PROV. l’Epifania tutte le feste porta via. SIN. (pop.) Befana.
3 (fig., lett.) Manifestazione, apparizione: l’epifania del pensiero.


befàna / beˈfana/
[lat. epiphănia(m), dal gr. epipháneia ‘manifestazione (della divinità attraverso chiari segni)’ av. 1363]
s. f. (Befàna nei sign. 1 e 2)
1 (pop.) Epifania: per la Befana andremo a sciare; fra due giorni è la Befana.
2 Personaggio fantastico dall’aspetto di vecchia che, secondo quanto si racconta ai bambini, scende per la cappa del camino a portar loro doni nella notte dell’Epifania: che cosa ti ha portato la Befana?; credere, non credere più, alla Befana.
3 (est.) Donna vecchia e brutta: tua suocera è diventata proprio una befana!
4 (est.) I regali fatti per l’Epifania: guarda che bella befana hai avuto!
|| befanàccia, pegg. | befanèlla, dim. | befanétta, dim. | befanìna, dim. | befanóna, accr. | befanóne, accr. m.


befanàta / befaˈnata/
[da befana 1847]
s. f.
Rito tradizionale della campagna toscana durante la sera precedente l’Epifania, in cui gruppi di adulti o bambini vanno di casa in casa cantando e chiedendo regali | (est.) Canzone cantata in tale occasione.