nostalgia
2 novembre 2015La parola di oggi è: nostalgia
Le definizioni d'autore dello Zingarelli
SILLABAZIONE: no–stal–gì–a
♦nostalgìa / nostalˈdʒia/
[comp. del gr. nóstos ‘ritorno’ e -algia: propr. ‘dolore per il ritorno’ ☼ 1751]
s. f. (pl. -gìe)
● desiderio intenso e doloroso di persone, cose, luoghi a cui si vorrebbe tornare, di situazioni già trascorse che si vorrebbero rivivere e sim. (+ di, + per): soffrire di nostalgia; avere la nostalgia di qlcu.; sentire nostalgia del proprio paese; nostalgia per il cinema in bianco e nero, per il buon tempo antico; ricordare qlcu., qlco. con nostalgia
DEFINIZIONI D'AUTORE
Mio padre, siciliano, ha vissuto più di cinquant'anni in Svizzera, ogni anno dicendo di voler tornare, l'anno dopo, al suo paese. La nostalgia è un turbamento, talvolta molto grave, dell'immaginazione, una vera e propria malattia, non è lo spleen romantico, non è l'inutile rimpianto di un passato perduto: è il dolore provocato da una separazione irrimediabile, fisica, sentimentale, cognitiva. Si può avere nostalgia anche di un luogo desiderato e mai visto. È l'incapacità di adattarsi in una società in cui invece bisognerebbe per forza integrarsi. Che si tratti di una malattia (forse della malattia) del nostro tempo – tempo di immigrazioni, di mutamenti repentini e dunque di spaesamenti ontologici – è fuori discussione.
Paolo Di Stefano
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