schiètto / ˈskjɛtto/ (o -é-), (pop., tosc.) stiètto
[dal got. slaíhts ‘semplice’, cfr. il ted. schlecht ‘scarso, misero (cattivo)’ av. 1250]
A agg.
1 Puro, privo di contaminazioni e di mescolanze: la schietta ispirazione artistica (F. De Sanctis) | linguaggio schietto, non mescolato con elementi dialettali o stranieri: parlare un fiorentino schietto; avere una pronuncia schietta.
2 (est.) Sano, privo di magagne, imperfezioni: frutta schietta; sano e schietto | vino schietto, senza aggiunta di acqua, genuino | oro schietto, senza lega, puro | Liscio, uniforme, privo di nodosità: non rami schietti, ma nodosi e ‘nvolti (Dante Inf. XIII, 5).
3 (est.) Semplice, privo di ornamenti eccessivi: architettura schietta | (arald.) arena schietta, stemma di famiglia senza brisure o partizioni di dipendenza.
4 (lett.) Agile e asciutto: magro e schietto; membra schiette.
5 (fig.) Sincero, leale: parole schiette; sentimento schietto; amicizia schietta; io sono una donna schietta … quando devo dir, dico (C. Goldoni) | a dirla, a dirvela schietta, parlando francamente, chiaramente.
|| schiettaménte, avv. Con schiettezza, sincerità.
B in funzione di avv.
Sinceramente, francamente: parlare schietto; te lo dirò schietto.
SFUMATURE semplice (1), ►sincero.


sincèro / sinˈtʃɛro/
[dal lat. sincēru(m) ‘schietto, puro’, comp. di sin-, dalla radice *sem- ‘unico’ e -cērus, da crēscere, propr. ‘di una sola origine’ sec. XIII]
agg.
1 Non mescolato con altro, puro, genuino, non alterato | Oggi solo nelle loc. olio, vino, e sim., sincero.
2 Che nell’agire, nel parlare e sim., esprime con assoluta verità ciò che sente, ciò che pensa: devi essere sincero con tuo padre; un amico sincero; sono un vostro sincero ammiratore. CONTR. bugiardo.
3 (est.) Alieno da simulazione o da finzione: pentimento, pianto, sincero; amicizia sincera; parole di sincera gratitudine. CONTR. falso.
4 Chiaro, evidente.
5 Sano, non malato.
|| sinceróne, accr.
|| sinceraménte, avv.
1 Con sincerità: credere sinceramente.
2 Davvero, in verità: sinceramente non riesco a comprenderti.
 SFUMATURE
sincero – genuino – vero – semplice
Sincero è chi dice veramente quello che pensa o sa; riferito a parole, sentimenti, slanci esprime verità, onestà, sincerità. Genuino è ciò che è naturale, non artefatto né contraffatto; si usa soprattutto in riferimento a prodotti alimentari ma anche ad azioni, comportamenti. Più adatto a definire la sfera dei comportamenti è vero, che oltre a indicare onestà e lealtà aggiunge una sfumatura di profondità e intensità di sentimenti. Riferito a persona, semplice sottolinea la schiettezza, l’assenza di malizia, ma suggerisce nel contempo un’idea di ingenuità, di sprovvedutezza.