La parola di oggi è: amaro

a–ma–ro
amàro 🔊 / aˈmaro /
[ lat. amāru(m), di etim. incerta av. 1250 ]

A

agg.

1

❖ che ha sapore contrario al dolce, caratteristico della china, dell’assenzio e sim.: bibita, mandorla amara; è amaro come il fiele, come il veleno

● 

caffè amaro, senza zucchero

2

❖ fig. che procura dispiacere, disappunto o dolore: un amaro rimprovero; un’amara sorpresa; un’amara soddisfazione

❖ est. che manifesta tristezza e dolore: piangere amare lacrime

● 

avere la bocca amara, sentire un sapore amaro; fig. rimanere delusi

● 

mandare giù un boccone amaro, fig. sopportare un’offesa ingiusta, un torto o qlco. di spiacevole

● 

fig. riso amaro, triste


● amaraménte, avv.

❖ in modo doloroso e sconsolato


B

s. m.

1

❖ sapore amaro: l’amaro del rabarbaro; questa aranciata sa d’amaro

2

❖ enol. alterazione di origine microbica dei vini vecchi da tempo imbottigliati

3

❖ aperitivo o digestivo aromatico preparato con varie essenze e di gusto amarognolo

4

❖ fig. amarezza, dolore, rancore

● 

inghiottire, masticare amaro, subire un torto, un sopruso

● 

avere dell’amaro in corpo, provare astio, rancore


○ amarétto, dim. (V.)
○ amarı̀ccio, dim.
○ amarı̀no, dim.