La parola di oggi è: cimitero

SILLABAZIONE: ci–mi–tè–ro
cimitèro / tʃimiˈtɛro/ o (poet.) cimitèrio, cemetèrio
[lat. tardo cimitēriu(m), dal gr. koimētḗrion ‘luogo dove si va a dormire’, da koimáō ‘io faccio addormentare’ 1264]
s. m.
1 area di terreno facente parte del demanio comunale, destinata a contenere i campi per la inumazione dei morti, i cinerari e gli ossari: cimitero monumentale, della città; cimitero di guerra, degli inglesi; il vecchio cimitero / degli ebrei, così caro al mio pensiero (U. Saba) | cimitero degli elefanti, secondo la tradizione, il luogo in cui gli elefanti vanno a morire | cimitero di automobili, area adibita a deposito di autoveicoli destinati alla demolizione SIN. camposanto
2 grotta o catacomba dei primi cristiani
3 (fig.) luogo eccessivamente silenzioso, deserto o disabitato: questa città è un cimitero!
|| cimiterìno, dim.