Tag: neologismi

-fluencer

La popolarità di influencer (termine di cui abbiamo parlato in un post del 2017) non accenna a diminuire, anzi: il mercato potenziale dell’attività è talmente vasto che la categoria degli influencer si è suddivisa in sottoinsiemi, con conseguente nascita di un nuovo suffisso, -fluencer, preceduto da una vasta gamma di sostantivi, aggettivi e verbi.


lockdown

Il termine lockdown affonda le radici negli Stati Uniti, con due significati: il primo fa riferimento al sistema carcerario dove, nel caso di disordini, i detenuti sono locked down, cioè confinati nelle proprie celle finché la situazione non torna alla normalità.


prebuttal

Il verbo to rebut (confutare) e il sostantivo da esso derivato, rebuttal (confutazione), sono usati comunemente sia nell’inglese quotidiano che nel linguaggio legale.


exergaming

Nonostante i videogiochi che combinano l’aspetto ludico a una qualche forma di esercizio fisico siano in circolazione dagli anni 1980, il genere si è diffuso alla grande con il lancio del Nintendo Wii Fit nel primo decennio del secolo in corso


declutter

Scommetto che siamo in tanti a pensare di avere troppe cose in casa senza riuscire a sbarazzarcene o quantomeno a ridurne la quantità.


youngify

The verb youngify was recorded as long ago as 2008. It was coined along the model of similar verbs like beautify and uglify.


begpacker

Dei begpackers si è cominciato a parlare un paio d’anni fa, quando sui media iniziarono a circolare foto di giovani turisti occidentali che chiedevano l’elemosina in Thailandia e Malaysia


bivalvegan

Sia ostrovegan che bivalvegan sono parole macedonia formate dall’aggettivo e sostantivo vegan e il sostantivo ostro (derivato dal latino ostrea, ostrica) e il sostantivo bivalve rispettivamente.


blackfishing

Blackfishing is a recently-coined term used to refer to a social media phenomenon: that of beauty and fashion influencers who are naturally pale-skinned but adopt the appearance and clothing styles typical of women of colour.


deepfake

Non possiamo più credere ai nostri occhi e la macchina (o la persona dietro la macchina) mente, eccome, per trarci in inganno.